Playlist da Fuga (Mentale): Sopravvivere al Caldo con la Musica e un Figlio di 2 Ann

“L’unico modo per sopravvivere all’estate è fingere di essere in vacanza. Anche solo nella tua testa.”
Anonimo Calabrese

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Ciao Hiver!

Siamo a quel punto dell’anno in cui la temperatura esterna è comparabile solo al forno ventilato che uso per bruciare (letteralmente) la pizza surgelata, e la mia idea di fuga esotica si riduce a mettermi le cuffiette e ascoltare musica mentre cerco di ignorare Samuele che urla “TATOOO!” indicando Peppa Pig in loop per la 35esima volta.

Questa non è una guida per organizzare le tue ferie.
Questa è una playlist per sopravvivere a quelle ferie che non fai, mentre ti spalmi la crema solare solo per andare in balcone a stendere.

Ogni mattina d’agosto inizia allo stesso modo: Samuele che mi sveglia alle 8:12 con un sonoro “PAPA’ GIU’!” come se fosse un marine e io la recluta da addestrare.
La casa è già un forno, Reny si gira nel letto borbottando qualcosa che suona tipo “Ti prego, oggi portalo tu al parco o mi arruolo nella Legione Straniera”.

E così inizia la mia staycation.
Vestito da safari urbano (ciabatte, pantaloncini, maglietta macchiata di latte altrui), cerco l’unico rifugio possibile: la musica.

Metto su le cuffiette, accendo Spotify e parte la mia “Playlist da (finta) vacanza”.
Il primo brano è inevitabile: Kokomo dei Beach Boys.
È il mio modo per illudermi di stare su un’amaca alle Bahamas mentre in realtà sto rincorrendo Samuele che lancia sabbia (presa da dove? Dio solo lo sa) sul balcone.

Reny ha scaricato una app per "visualizzare le Maldive ogni volta che chiudi gli occhi".
Spoiler: se chiudo gli occhi più di 4 secondi, Samuele mi prende a cucchiaiate.

Ogni tanto provo a creare un’atmosfera vacanziera in salotto.
Tiro giù le tapparelle, accendo la lampada UV (quella anti-zanzare, che fa anche mood tropicale se ti impegni), preparo un cocktail analcolico (perché tanto poi devo cambiare il pannolino) e metto su Bossa Nova Chill 2024.

Poi entra Samuele vestito solo con un pannolino e un mestolo in mano urlando “BALLA PAPÀ!”.
È il nostro momento Club Med.

Una volta ho provato a mettere una playlist di canti tibetani, per calmare il clima.
Risultato: Samuele si è messo a imitare il monaco buddista a suon di “OOOOOOOHHHHHMMM” mentre batteva le padelle.
Reny, nel frattempo, ha detto solo: “Sto per meditare con un prosecco ghiacciato nel bagno. Non cercatemi”.

La Playlist da (Finta) Vacanza – Versione Commentata:
Ecco una selezione scientificamente provata (dalla mia esperienza) per aiutarti a fingere di essere su un’isola, mentre in realtà sei a stirare.

1. “Island in the Sun” – Weezer
   – Ideale mentre prepari la pappa e sogni di essere sdraiato su una spiaggia messicana.

2. “Bamboleo” – Gipsy Kings
   – Colonna sonora perfetta per ballare con tuo figlio sul tavolo. O almeno per provarci prima che tua moglie urli “ATTENZIONE!”.

3. “Despacito” – Ma solo la versione strumentale
   – Perché con le parole ormai mi vengono i flashback del 2017.

4. “Volare (Remix)” – Dean Martin ft. qualcuno con una drum machine
   – Così puoi sentirti patriottico e figo allo stesso tempo.

5. “Don’t Worry, Be Happy” – Bobby McFerrin
   – Per ricordarti che anche se sei sudato, stanco, e circondato da giocattoli, stai vivendo il sogno. Il sogno di non essere in ufficio.

Il mio consiglio pratico (ma ironico)
Se vuoi davvero trasformare la tua estate in una finta vacanza da sogno:
compra un ventilatore, un paio di occhiali da sole e una sdraio da campeggio. Poi mettiti in corridoio, chiudi gli occhi e lascia che la playlist faccia il resto.

Ah, e se Samuele ti lancia un peluche in faccia…
Vuol dire che sei ancora vivo.

Aneddoti da (non) cartolina
Un giorno abbiamo deciso di fare “la vacanza in casa”.
Abbiamo messo il telo da mare in giardino, Reny si è spalmata la crema (perché ci si deve illudere bene) e io ho gonfiato la piscinetta di Samuele.

Dopo 12 minuti:

• Samuele aveva già buttato dentro il telecomando.
• Reny era rossa, ma solo su una spalla.
• Io stavo ascoltando “Three Little Birds” di Bob Marley mentre pescavo le mutande dal bucato con il retino.

Altro che summer vibes. Era sopravvivenza domestica.

Diciamocelo: ci sono giorni in cui ci basta anche solo una buona canzone per sentirci altrove.
E va bene così.
Le vere vacanze sono quelle che ti prendi con te stesso, anche se durano 3 minuti e 42 secondi (quanto “Africa” dei Toto).

Perciò, dimmi la verità:
Tu, qual è la tua canzone da “finta vacanza”?
Quella che appena parte ti sembra di stare ovunque… Tranne che a casa tua?

Ti Abbraccio!

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“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passarono il cibo dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

"The only way to survive summer is to pretend you're on vacation. Even if it's just in your head."
Anonymous Calabrese

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Hello Hiver!

We're at that point of the year where the outside temperature is comparable only to the convection oven I use to (literally) burn frozen pizza, and my idea of an exotic escape is reduced to putting on headphones and listening to music while trying to ignore Samuele yelling "TATOOO!" while pointing to Peppa Pig on loop for the 35th time.

This isn't a guide to planning your vacation.
This is a playlist to survive those vacations you don't take, while you slather on sunscreen just to go out on the balcony to hang out the laundry.

Every August morning starts the same way: Samuele waking me up at 8:12 with a resounding "DADDY DOWN!" as if he were a marine and I'm the recruit in training. The house is already boiling hot, and Reny rolls over in bed, muttering something along the lines of "Please, take him to the park today or I'll join the Foreign Legion."

And so my staycation begins.
Dressed for an urban safari (slippers, shorts, a t-shirt stained with someone else's milk), I seek the only refuge possible: music.

I put on my headphones, turn on Spotify, and my "(Fake) Vacation Playlist" starts.
The first song is inevitable: Kokomo by the Beach Boys.
It's my way of pretending I'm in a hammock in the Bahamas when in reality I'm chasing Samuele as he throws sand (from where? God only knows) onto the balcony.

Reny downloaded an app to "visualize the Maldives every time you close your eyes."
Spoiler alert: if I close my eyes for more than 4 seconds, Samuele hits me with spoonfuls.

Every now and then I try to create a vacation atmosphere in the living room.
I pull down the blinds, turn on the UV lamp (the mosquito repellent one, which also creates a tropical atmosphere if you try hard), mix a non-alcoholic cocktail (because I have to change my diaper anyway), and put on Bossa Nova Chill 2024.

Then Samuele comes in, dressed only in a diaper and holding a ladle, yelling, "DANCE DADDY!"
It's our Club Med moment.

I once tried putting on a playlist of Tibetan chants to calm things down.
Result: Samuele started imitating a Buddhist monk, chanting "OOOOOOOHHHHHMMM" while banging pans.
Reny, meanwhile, simply said, "I'm about to meditate with an ice-cold prosecco in the bathroom. Don't look for me."

The (Fake) Vacation Playlist – Commented Version:
Here's a scientifically proven selection (from my experience) to help you pretend you're on an island while you're actually ironing.

1. “Island in the Sun” – Weezer
   – Perfect while you're making food and dreaming of lying on a Mexican beach.

2. “Bamboleo” – Gipsy Kings
   – Perfect soundtrack for dancing with your kid on the table. Or at least trying before your wife yells “WATCH OUT!”.

3. “Despacito” – But only the instrumental version
   – Because the lyrics are giving me flashbacks to 2017 now.

4. “Volare (Remix)” – Dean Martin ft. someone with a drum machine
   – So you can feel patriotic and cool at the same time.

5. “Don’t Worry, Be Happy” – Bobby McFerrin
   – To remind you that even if you’re sweaty, tired, and surrounded by toys, you’re living the dream. The dream of not being in the office.

My practical (but ironic) advice
If you really want to turn your summer into a fake dream vacation:
buy a fan, a pair of sunglasses, and a camping chair. Then stand in the hallway, close your eyes, and let the playlist do the rest.

Oh, and if Samuele throws a stuffed animal in your face…
That means you’re still alive.

(Non-)postcard anecdotes
One day we decided to take a “home vacation.”
We put the beach towel out in the garden, Reny rubbed on some sunscreen (because you have to fool yourself), and I inflated Samuele’s paddling pool.

After 12 minutes:

• Samuele had already thrown the remote control in.
• Reny was red, but only on one shoulder.
• I was listening to Bob Marley's "Three Little Birds" while I fished my underwear out of the laundry with the net.

It wasn't summer vibes. It was domestic survival.

Let's face it: there are days when even just a good song is enough to make us feel like we're somewhere else.
And that's okay.
Real vacations are the ones you take with yourself, even if they last 3 minutes and 42 seconds (as long as Toto's "Africa").

So, tell me the truth:
What's your "fake vacation" song?
The one that as soon as it starts, you feel like you're anywhere... Except at home?

I hug you!

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"Yes, I was born among men too. I had never seen the Jungle. They passed me food behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a toy for men, and I broke the stupid lock with a paw and went away; and because I had learned the ways of men, I became more terrible in the Jungle than Shere Khan.”

The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.