Are the most undesirable emotions generated by exogenous influences? [Eng-Ita] Le emozioni più sgradite sono forse generate da influenze esogene? (hive book + original song = hive nft building) 18 of 250
The road begins (part 15)
Secretly I opened the Buzudan or small altar. With a beating heart, I repeated the simple ceremony I had been witnessing for over eight years.
Inside the Buzudan was kept the Gohonzon, a scroll that, according to Adriana, represented life or a mirror on which it is reflected.
I began to pray. I prayed with great intensity, with the desire to erase the dark part within me. I prayed with all my being, trying to imagine a stain and to erase it from the parchment.
At the time I understood very little about all this, except that the natural thing to do was to clean, to erase, to destroy. With this sincere desire in my heart I prayed for almost an hour, in the hope that I could actually do something. After all, what I wanted was simply to regain my lost serenity.
When I closed the Buzudan, everything had remained as before, the furniture was still there, my mother would be back soon, the cat was roaming around the house, day had given way to night and I felt slightly better.
The next day everything changed, I went to school like every day and spent a morning like many others. On leaving school, as I waited for the bus to go home, like a boomerang all the fears and shadows I was trying to hide and eliminate began to come back to life, stronger than before.
A deep precarious state imposed itself. Everything became unstable, useless and absurd. The mind began to whirl around the shadows and fears that now had a clear and well-defined form.
I was homosexual, that was the conclusion. That deep fear proved it. Prayer had removed every veil of doubt. There were no more excuses.
As I staggered off the bus back home, my thoughts found no balance, no ground on which to rest and no force of gravity on which to converge. Panic had taken hold of me, my breaths had shortened, short, fast, irregular.
At my grandmother's house, with whom I often went to lunch, I spoke telegraphically. I ate and then returned home. Alone in the house I began the painful and painful attempt to live with this new reality.
To be continued - page 25
La strada comincia (part 15)
Di nascosto aprii il Buzudan o piccolo altare. Con il cuore che batteva, ripetei il semplice cerimoniale che da oltre otto anni assistevo.
All’interno del Buzudan era custodito il Gohonzon, una pergamena che, secondo Adriana rappresentava la vita ovvero uno specchio sul quale essa si riflette.
Iniziai a pregare. Pregai con molta intensità, con il desiderio di cancellare la parte oscura dentro di me. Pregai con tutto me stesso, cercando d’immaginarmi una macchia e di cancellarla dalla pergamena.
All’epoca capivo molto poco di tutto questo, se non che la cosa naturale da fare era pulire, cancellare, eliminare, distruggere. Con questo sincero desiderio nel cuore pregai per quasi un’ora, nella speranza di poter fare veramente qualcosa. In fin dei conti quello che volevo era semplicemente ritrovare la serenità perduta.
Quando richiusi il Buzudan, tutto era rimasto come prima, i mobili erano sempre là, mia madre sarebbe tornata dopo poco, la gatta girava per la casa, il giorno aveva lasciato il posto alla notte e mi sentivo leggermente meglio.
Il giorno dopo tutto cambiò, andai a scuola come ogni giorno e passai una mattinata uguale a molte altre. All’uscita di scuola, mentre aspettavo il bus per tornare a casa, come un boomerang tutte le paure e le ombre che cercavo di nascondere ed eliminare cominciarono a rifarsi vive, più forti di prima.
Un profondo stato precario s’impose. Tutto si fece instabile, inutile e assurdo. La mente cominciò a girare vorticosamente intorno alle ombre e alle paure che adesso avevano una chiara e ben definita forma.
Io ero omosessuale, questa era la conclusione. Quella profonda paura lo dimostrava. La preghiera aveva tolto ogni velo ai dubbi. Non c’erano più scuse.
Barcollato dall’autobus che mi riportava a casa, i pensieri non trovavano equilibrio, né un terreno sul quale posarsi e neanche una forza di gravità sulla quale convergere. Il panico si era impossessato di me, i respiri si erano accorciati, brevi, veloci, irregolari.
A casa di mia nonna, dalla quale andavo spesso a pranzo, parlai in modo telegrafico. Mangiai e poi tornai a casa. Da solo in casa cominciai il doloroso e penoso tentativo di convivere con questa nuova realtà.
To be continued - pagina 25
da me generata con dall-e
Exogenous influences
How many exogenous influences we have to go through to finally discover who we really are. About 30 years ago I was trying through fear to discover how accurate, credible, influential these interferences are, even though at the end of the day the power is always in our hands. We allow ourselves to be pushed around, we take actions that do not concern us, just out of fear. Now 30 years later I can state with certainty that that fear was precisely the extent of that interference. It is only after having done the triadic colour flash test that I can tell you that the parts that make us up (body, mind, soul and spirit) are being used, influenced by elements foreign to us, but with much less consciousness than we are. Why, you may ask. The story will seem like science fiction to you, but I am not here to convince you, only to tell you my own experience. That fear was artificial, but I believed it to be real and natural at the time. The function was just that, after 30 years, I became comscious of what I am, everything is now very clear. Clear, consciousness ultimately uses these kinds of external stratagems to become self-aware. And how many times have you found yourself experiencing an emotion, a feeling foreign to you. Anger, fear, hatred, especially the unwelcome ones?
Influenze esogene
Quante influenze esogene dobbiamo attraversare per scoprire infine chi siamo veramente. Circa 30 anni fa mi cimentavo attraverso la paura a scoprire quanto queste interferenze siano precise, credibili, influenti, anche se in fino dei conti il potere è sempre nelle nostre mani. Ci lasciamo sbattare di que e di là, compiamo azioni che non ci riguardano, solo per paura. Adesso a 30 anni di distanza posso dichiararlo con certezza che quella paura era proprio la misura di quelle interferenze. Solo dopo aver fatto il triade color test dinamico flash posso tesrimoniare che le parti che ci compongono (corpo, mente, anima e spirito) sono usate, influenzate da elementi estranei a noi, ma con molta meno coscienza di noi. Perchè vi chiederete. La storia vi apparirà fantascientifica, ma non sono qui per convincervi, ma solo per raccontare la mia esperienza personale. Quella paura era artificiale, ma io all'epoca l'ho creduta vera e naturale. La funzione è stata proprio quella di, dopo 30 anni, diventare comsapevole di ciò che sono, adesso è tutto molto chiaro. Limpido, la coscienza in fin di conti utilizza questo tipo di strattagemmi esterni per acquisire coscienza di sè. E voi quante volte vi siete ritrovate a vivere un emozione, un sentimento estraneo a voi. Rabbia, paura, odio, sopratutto quelli più sgraditi?
The song for this post
Obviously Vaivia. A song to say, indeed shout clearly to ourselves that as masters of our lives we have the strength, the power, the possibility, the will and the tools of quantum physics and Corrado Mapanga to embrace the best destiny for us. Here and now, we are the absolute and perpetual value.
La canzone per questo post
Ovviamente Vaivia. Una canzone per dire, anzi urlare chiaro a se stessi che in quanto padroni della nostra vita abbiamo la forza, la potenza, la possibilità, la volontà e gli strumenti della fisica quantistica e di Corrado Mapanga di accogliere il destino migliore per noi. Qui e adesso, siamo il valore assoluto e perpetuo.
The story [Ita]
You have just read a page from my story as an Italian romantic songwriter. This story is the tale of a boy, between 1998 and 2002, riding in his LPG SW Regatta. It is now also translated into English and I add half a page to tell the connection after 20 years with life now.
One song per page
At the time there were only about ten Regata Collective songs, now there are at least 400 posted on you tube. So each page will be accompanied by a song lasting about as long as it takes to read the page.
Buy the NFT and the pdf or hard copy
A hard copy of the book costs 30 hive, write to me below and I will send it to your home, or if you just want a pdf copy it costs 20 hive. Each copy generates one FDR per month, FDR is a project https://www.fdreserve.com, the most ecological blockchain project.
La storia [Ita]
Hai appena letto una pagina della mia storia di italian romantic songwriter. Questa storia è il racconto di un ragazzo, tra il 1998 e il 2002, a cavallo della sua Regata SW a gpl. Adesso è tradotta anche in Inglese e aggiungo mezza pagina per raccontare il legame dopo 20 anni con la vita di adesso.
Una canzone per pagina
All'epoca le canzoni dei Regata Collective erano appena una decina, adesso che ce ne sono almeno 400 pubblicate su you tube. Quindi ogni pagina sarà accompagnata da una canzone della durata più o meno del tempo che serve per leggere la pagina.
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Una copia cartacea del libro costa 30 hive, mi scrivete qui sotto e ve la invio a casa, oppure se desiderate solo una copia pdf costa 20 hive. Ogni copia genera un FDR al mese, FDR è un progetto https://www.fdreserve.com, il più ecologico progetto blockchain.
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